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  • ALESSIA BIASATTO

    Tripadvisor: efficienze e deficienze di un social media

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    Tripadvisor: efficienze e deficienze di un social media

    Fino a pochi anni fa, quando il sistema di review on line non era ancora così sviluppato, avere una guida turistica da consultare, all’inizio di ogni viaggio, era pressochè obbligatorio. Questi 25-30 euro li spendevamo volentieri, anche per avere sullo scaffale un ricordo di quella bellissima avventura. A me manca un po’, sinceramente, e non perchè questi libretti fossero di immensa qualità, ma perchè l’equivalente on line non è ancora di un livello decente ed è diventato una specie di facebook in cui non sai più che pesci pigliare. E’ vero che ormai abbiamo mappe offline da scaricare che fuoriescono dalle tasche, ma quello che manca è una critica che si impegni per essere obiettiva, fatta da persone competenti. Mi riferisco a Tripadvisor, prevalentemente, che sta creando una specie di monopolio e sembra un satrapo che amministra il bene ed il male nelle proprie province, attribuendo ori e ricchezze in maniera populista. Mi spiego: in primo luogo non è accertato che il voto della maggioranza sia indice di qualità. Ad esempio in Tailandia mi è capitato di snobbare per anni la sala del trono e il museo dei gioielli della Corona perchè erano recensiti da chi li vedeva “pacchiani” o peggio come un’accozzaglia di cose o una disneyland del sud est asiatico. Leggendo un commento focalizzato sulle orde di cinesi che la assaltano e sulle strettissime (ma giuste) misure di sicurezza, stavo quasi per saltarla anche stavolta. Questo perchè spesso uno si legge gli ultimi tre commenti, ed essendoci gran quantità di americani che vedono magnifica anche la nuda pietra su cui si sedette George Washington, è molto più ricettivo di fronte alla negatività.

    Invece, il palazzo reale di Bangkok è davvero un tesoro di gran valore, non solo per tutto l’oro cesellato che contiene sotto forma di troni e baldacchini, ma anche per gli arazzi di seta, le cui sfumature di rosa non trovano eguali in altre opere su tela. Lo stesso vale per il tempio di Loha Prasat unico nel suo genere perchè sembra un castello con guglie, su vari ordini di altezze, ma nessuno se lo fila perchè tutti affollano la più recensita Golden mountain, a pochi passi.

    Si potrebbe obiettare che, guardando il grafico del giudizio dei lettori, ci si fa comunque un’idea veloce e verisimile della situazione. Beh, io risponderei che è vero solo in parte, perchè generalmente i delusi e frustrati si impegnano a scrivere più delle persone contente, che ronzano in giro a vedere altro. E poi ci sono nazionalità più proattive di altre: un esempio ne siano i viaggiatori asiatici, che scrivono un sacco, soprattutto sugli alberghi, e se leggete bene hanno canoni molto diversi dai nostri. Ricordatevi che sono loro quelli che poi imboscano nelle stanze il puzzolentissimo frutto Durian nelle camere d’hotel, ruttano e scoreggiano liberamente a colazione, e poi magari rompono le scatole per iscritto perchè dalle finestre si sente il rumore della strada.

    Oltretutto Tripadvisor non pubblica tutte le recensioni. Parlo per esperienza personale, perchè anch’io una volta, in India, sono stata una frustrata che ha rischiato il pestaggio in un ristorante e voleva vendicarsi chiamando il paladino della giustizia Tripadvisor. Beh, ho scritto una recensione sul ristorante di Fort Kochin dove andai a dire che avevo la febbre e che avevo bisogno di ordinare piatti preparati con ingredienti non piccanti, per non peggiorarla. Sono stata trattata come una lebbrosa: il proprietario, che io pensavo scherzasse, mi ha iniziato a urlare di tutto in inglese dicendomi che nel suo ristorante non voleva gente malata e brandendomi contro un bastone. Ok ho sottovalutato una differenza culturale sfavorevole ai bisognosi ma, trattandosi di un ristorante che si fingeva italiano, era chiaro che avrebbe sicuramente attirato altri connazionali, malcapitati come me.

    Me la sono data a gambe anche perchè stava iniziando a fare buio e in India nemmeno la polizia ti aiuta, in certi casi. Appena arrivata a casa, tuttavia, ho provato a scrivere una recensione, non offensiva, semplicemente che riportasse i fatti. Beh, sappiate che non me l’hanno mai pubblicata, o voi che credete ciecamente in Tripadvisor. Dopo anni di analisi ho la convinzione che Trip sia un po’ come il Grande Fratello: spesso non vincono quelli più bravi e che suscitano meno emozioni. Per essere primi in classifica bisogna semplicemente cercare di non stare antipatici a nessuno, soprattutto alla concorrenza, che ti puo’ far crollare nel ranking anche con una sola critica pessima e tendenziosa, ma pubblicabile. Per il resto cercate siti alternativi, anche se poco noti, soprattutto che siano affini ai vostri interessi.

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