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  • ALESSIA BIASATTO

    Astinenza sportiva e possibili rimedi

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    Calciatori: lasciate a casa gli scarpini. Tennisti: appendete la racchetta al chiodo. Nuotatori e pallanuotisti: portatevi gli occhialini ma solo per ammirare le bellezze sottomarine. Eh, sì, se andate in Asia per qualche tempo sarà difficile che riusciate a praticare i vostri sport preferiti durante la vacanza. Dovreste proprio volerlo dal profondo del cuore; non vi capiterà per caso. Ma se siete dei lottatori, invece, potreste trovare facilmente pane per i vostri denti. muaythaiE magari portarvi a casa un paio di quei chiassosi pantaloncini di raso che si mettono, per esempio in Thailandia, i praticanti di Thai boxe. Sono bellissimi, forse un po’ sintetici e pruriginosi, ma di sicuro molto colorati. Veniva voglia di comprarli anche a me, nonostante non abbia mai bastonato nessuno. Eppure di donne che si massacrano di calci e pugni ce ne sono, hai voglia. Ho visto un incontro tra femmine a Chiang Mai e mi e’ piaciuto molto. Costa relativamente poco entrare (meno che nel resto della nazione) ed il match e’ preceduto da un serissimo rituale di saluto da parte degli sfidanti, che si svolge proprio sul ring. Mi ha fatto ricordare i tempi dell’uomo Tigre, quelli in cui il nobile Naoto Date, in mutandoni lunghi,  costringeva alle corde i suoi spietati avversari. Ho sofferto con loro, incassando i colpi. E poi ancora ho visto i vari Mister X che scommettevano ghignando a bordo ring, incitando i loro “protetti” con la scintilla tra i denti.

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    Sì lo so, non sono commenti tecnici, ma questa boxe mi sembra un fatto culturale, più che sportivo, in Thailandia. Si vede che i movimenti non sono solo gesti atletici ma qualcosa che fa parte della vita quotidiana, un po’ come la salsa in Venezuela, che la sanno ballare tutti fin da piccoli e imposta i gesti casuali della gente. Siamo noi occidentali quelli che cercano di imparare queste cose in maniera didattica. Loro ce l’hanno nel sangue, un po’ come Bruce Lee. Magrino ma che spaccava i culi a tutti. brucelee_1E così è anche il fisico-tipo thailandese, molto secco, ma con dei muscoletti duri ed elastici, probabilmente più efficienti delle grosse masse dei giocatori di football americano che li osservano rapiti. Ce ne sono molti di stranieri che vanno a vedere gli incontri, infatti. L’Europa e l’America si ritrovano a tifare insieme in questi palasport caserecci ancor più di quanto si incontrino fuori dai mille templi di questa cittadina immersa nella natura del nord Thailandese. Io ero seduta vicino a dei ragazzoni anglosassoni che probabilmente desideravano dei pop-corn più che il pasto di riso fritto servito insieme alla birra. Appassionante l’esperienza dell’incontro, e quasi mi  ha ripagato  dal  non aver cavalcato le onde finte a Phuket, nello stadio del surf. Sì perché c’è un’altra categoria di sportivi che godrà delle sue vacanze in Thailandia: quella dei surfisti. Non siamo di certo a Bali ma ci sono zone dove si può tirar fuori la tavola. E se la stagione non offrisse onde sufficienti si può sempre andare alla surf house di Kata Beach, il mio grande rimpianto. Avevo la febbre e non ho potuto cimentarmi nei vortici creati artificialmente su quell’appetitosa gommina azzurra, sistemata in perfetta pendenza. Me la sarei mangiata a morsi  per quanto era invitante. Qui dilettanti e professionisti atterrano rimbazando tra i flutti ed è un attimo rimettersi in piedi sulla tavola e riprendere la cavalcata in mezzo agli sguardi dei bagnanti a lato piscina. Onestamente è anche pieno di piacioni che esibiscono muscoli costumi ed occhiali di tendenza, ma si può sorseggiare un cocktail di frutta gigante e vedere il panorama di una delle spiagge paesaggisticamente più belle dell’isola, quella di Kata.

    Se siete sportivi a tutto tondo, dunque, vi consiglio di aprirvi a nuove sfide atletiche. Altrimenti, se la crisi di astinenza vi coglie in Thailandia o Malaysia, accendente la televisione della vostra stanza e cercate di beccare almeno una partita di TAKRAV: il nuovo calcio-tennis e pallavolo tutto insieme vi aiuterà a superarla … occhio però a non morire di overdose, okey!?

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    Astinenza sportiva e possibili rimedi di Alessia Biasatto è distribuito con Licenza Creative Commons Attribuzione – Non commerciale – Non opere derivate 4.0 Internazionale.

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